giovedì 14 febbraio 2008

MANAGERS ESPERTI PER VINCERE LA SCOMMESSA DEL FUTURO?

La tipologia degli operatori in Italia
Da sempre, all'interno delle grandi organizzazioni esistono figure manageriali, e a volte gruppi interfunzionali, che intervengono rapidamente nelle società di un Gruppo e nei vari Paesi dove la società è presente per risolvere gravi e urgenti problemi gestionali. Si tratta di risorse straordinarie che conoscono le lingue, che hanno una profonda conoscenza della cultura aziendale e che padroneggiano perfettamente i diversi aspetti e strumenti della gestione. Di età non giovane, hanno esperienze di direzione generale nelle aziende e acquisito significative competenze multifunzionali. Sono di solito coadiuvati da giovani manager specializzati in specifiche funzioni o processi aziendali.nserisci qui la prima parte del post.

In un certo senso, le società di temporary management hanno istituzionalizzato queste figure presenti nelle grandi multinazionali, offrendo, dapprima alle aziende piccole e poi alle medio-grandi, ciò che le grandi e grandissime avevano già in casa, cioè un gruppo di manager capaci di risolvere in un arco temporale definito problemi gravi e complessi.
Come abbiamo visto, negli ultimi anni il panorama del settore si è andato arricchendo. Alle società sin dall’inizio specializzate in temporary management, si sono affiancati nuovi attori: società di executive search, società di consulenza di direzione, cooperative di manager, società di ricerca di personale e una schiera di manager free lance. Tutti questi attori affermano di fare temporary management, anche se così non è. Ciò è dovuto al fatto che il settore sta attraversando quella fase di sviluppo del ciclo di vita. Infatti il mercato del lavoro è in forte cambiamento, l'offerta di manager è elevata, grande è l'interesse delle aziende italiane verso il nuovo servizio e quindi grande è l'euforia degli imprenditori del settore, o di altri settori che hanno deciso di entrarci, con modalità a volte non ortodosse. Oggi le matrici di provenienza dei diversi operatori del temporary management in Italia sono essenzialmente quattro:
1. Società di temporary management
Nate come naturale evoluzione dell'attività di consulenza di direzione aziendale, sono specializzate negli interventi di gestione temporanea a livello di direzione generale, di direzione di funzione e di project management. La caratteristica distintiva rispetto agli altri operatori è che assumono la responsabilità di risolvere il problema del cliente. I contract manager non operano da soli, ma con il supporto diretto e continuo della società di temporary management. E' la società che ha il rapporto con il cliente, che risponde della qualità del servizio e presenta un solo contract manager e non una rosa di candidati tra i quali il cliente sceglie.
2. Società di executive search
Sono specializzate nella ricerca di dirigenti di alto livello, svolta tramite contatti personali e dispongono di ampi file di dirigenti da inserire a tempo indeterminato nelle aziende. Di solito i loro clienti sono le aziende medio-grandi, che si rivolgono a loro da anni. E' quindi un servizio affermato. Queste società, per lo più a carattere internazionale e che hanno costituito società o divisioni per il temporary management, man mano si sono create anche un file di manager disposti a lavorare a tempo determinato. L’erogazione del servizio non è molto diversa da quella utilizzata per le posizioni a tempo indeterminato. Analizzando il bisogno del cliente e consultando il file, vengono individuati i candidati più vicini alle caratteristiche richieste, viene formata una rosa da presentare al cliente che, a scelta avvenuta, paga un compenso proporzionale alla remunerazione corrisposta al manager. Il collegamento tra l'azienda e il manager temporaneo è quindi diretto, basato su un contratto a tempo determinato o di consulenza o di collaborazione coordinata e continuativa. Il manager a tempo non ha quindi nessun supporto operativo dalla società di executive search. Al termine del contratto il rapporto si può modificare, se l'azienda e il manager lo desiderano, in un rapporto a tempo indeterminato. In caso contrario il manager rientra nel file della società di executive search in attesa di un altro incarico.
3. Cooperative di dirigenti
Sono un’interessante modalità di imprenditorialità collettiva per fronteggiare il problema della ricerca di un’opportunità di lavoro per una categoria professionale che in passato non ha mai avuto particolari problemi di collocamento. Queste cooperative cercano di far incontrare le richieste delle imprese per interventi temporanei con i profili dei soci della cooperativa. Il rapporto si instaura direttamente tra l’impresa e il manager scelto tra i soci, come nel caso dei manager individuati dagli specialisti dell'executive search. Il cliente stabilisce direttamente la remunerazione con il manager, che è scelto tra una rosa di due o tre candidati fornita dalla cooperativa. Il manager lascia alla cooperativa una percentuale sulla sua remunerazione del primo anno di contratto. Nel caso in cui il cliente fosse interessato, al termine del periodo può trasformare il rapporto - che si configura come un rapporto di lavoro autonomo - in un rapporto di lavoro dipendente. A differenza dell’executive search, nel caso della cooperativa il manager, pur essendo solo nel rapporto con l'azienda cliente, può chiedere il supporto degli altri soci della cooperativa e il loro coinvolgimento diretto. Al termine del periodo, il manager socio rientra nella cooperativa e si occupa di promozione o di altre attività societarie.

4. Manager free lance
Dopo aver terminato la propria carriera in azienda o dopo esserne usciti, alcuni dirigenti si offrono al mercato, in particolare ad aziende piccole e medie, in qualità di manager a tempo: cioè fanno i manager temporanei con le modalità del consulente. Tra azienda e manager non esiste alcun filtro né alcuna intermediazione. Il manager si "vende" in funzione delle proprie capacità e competenze manageriali e della propria flessibilità. Ma soprattutto si "vende" in funzione delle capacità di marketing del suo prodotto, cioè di sé stesso. Il processo di selezione e di valutazione dei candidati viene gestito direttamente dalle aziende, le quali, se sono capaci di selezionare, possono trovare valide soluzioni. Il rapporto è di lavoro autonomo: contratto di consulenza oppure di collaborazione coordinata e continuativa. Se l'azienda è interessata, può trasformare il contratto in lavoro dipendente; se non esiste questa necessità o se il manager preferisce mantenere lo status di professionista, avrà il problema di trovare un'altra opportunità di lavoro. Di solito, durante i loro incarichi in azienda i manager free lance riservano una parte del proprio tempo alle pubbliche relazioni, per tenere rapporti e coltivare contatti con futuri potenziali clienti per ottenere successivi incarichi. Inevitabile invece è il loro isolamento operativo e culturale. Nulla è la possibilità di farsi aiutare da colleghi o di confrontarsi con loro su quanto si è appreso e su quanto di nuovo si sta sviluppando nel management.
In sintesi, tutti dicono di fare temporary management. Ma non è corretto parlare di temporary management per il solo fatto che un manager viene affittato a un'azienda invece di essere assunto. La modalità dell'affitto è sempre esistita nel mondo della consulenza alle aziende. Non è un novità, sebbene la sua intensità sia andata crescendo nel tempo. Una novità è invece il temporary management nella sua accezione originale, perché il contract manager è una professione con sue specifiche peculiarità: non può essere improvvisato e tanto meno può essere inteso come un ripiego della posizione di dirigente a tempo indeterminato. Probabilmente col tempo le diverse modalità operative si andranno affinando e, come è già avvenuto in altri Paesi europei, ne rimarranno due: il temporary management originale con l'assunzione della responsabilità dell'intervento da parte della società specializzata e il body renting, dove la responsabilità dell'intervento è invece del singolo manager.

Il confronto con l’Europa
Nei principali Paesi dell’Occidente europeo il temporary management è ormai una realtà consolidata. Nata intorno agli anni 70, è stata sviluppata prevalentemente da società di piccole dimensioni operanti a livello di singolo mercato locale. Solo recentemente si intravede un certo interesse delle grandi società internazionali di consulenza. In ogni Paese l'attività è riconducibile ai due modelli dell’assunzione di responsabilità dell'intervento il primo, del body renting il secondo.
In Olanda l'attività di temporary management è nata oltre 25 anni fa ed è molto sviluppata. Attualmente esistono una trentina di società; le tre più grandi occupano stabilmente oltre una quarantina di manager ciascuna. E’ presente sia la modalità di assunzione di responsabilità dell’intervento - che è stata lanciata da BCG (Boer & Croon Group) e poi seguita da altre società olandesi - e la modalità del body renting, svolta da piccole società e dagli executive searcher. Le principali società specializzate sono circa venti e fanno parte di un’associazione di categoria denominata RIM (Raad voor Interim Management). Lo sviluppo del temporary management è avvenuto grazie alla presenza di aziende di una certa dimensione disponibili a innovative forme organizzative. E' stata inoltre agevolata da norme che prevedono il lavoro temporaneo sia a livello dirigenziale sia a livello impiegatizio e favorita dalla possibilità di inserire interim manager nella Pubblica Amministrazione, che per le società olandesi del settore rappresenta un mercato importante e in sviluppo.
In Francia le prime società sono nate alla fine degli anni 70, durante il periodo della crisi delle grandi aziende. Tuttora vi sono due filoni sostanzialmente diversi. Il primo, più ristretto ma più qualificato, è quello delle società che si assumono la responsabilità di gestire interventi di temporary management con proprie strutture di manager. In questo gruppo troviamo Dirigeants et Investisseurs, EIM e Management Partennaire. Gli interventi sono prevalentemente indirizzati a risolvere problemi di grave crisi economico-finanziaria. L'altro gruppo di operatori è presente nel segmento del management funzionale, per interventi di breve durata e senza l'assunzione della responsabilità, sul modello del body renting.
Nel Regno Unito la situazione è molto diversa. Esiste un unico modello denominato interim management, centrato sul body renting prevalentemente di natura funzionale, con una remunerazione a base giornaliera e una fatturazione settimanale. Non ci sono invece società di temporary management che assumono la responsabilità dell'intervento, se si escludono EIM e W&S. Esiste anche un’associazione di categoria denominata ATIES (The Association of Temporary & Interim Executive Services), che raggruppa una ventina di società. Numerosi sono anche i manager free lance. Grazie alla diffusione della lingua inglese, sia le società che i free lance operano non solo nel Regno Unito ma anche in altri Paesi occidentali e dell'Est Europa.
La Germania è il paese dove maggiore è stato lo sviluppo dell'attività di temporary management negli ultimi cinque anni. Sono nate nuove società e, anche grazie alla riunificazione politica, si è determinata una forte richiesta di professionalità manageriale temporanea. Il temporary management è presente con la modalità dell'assunzione di responsabilità con la società più grande - Mulder & Partner - e con altre società locali, inclusa EIM. Le banche tedesche più importanti che operano con il modello dell'Hausbank sono molto coinvolte nel business dei propri clienti: perciò nei casi crisi o difficoltà di sviluppo si rivolgono alle primarie società di temporary management per inserire manager e per gestire con il supporto finanziario della banca la situazione di difficoltà. La conoscenza del loro servizio e i risultati conseguiti dalle società di temporary management durante i primi anni di attività hanno fatto diventare queste ultime partner insostituibili delle banche. Per quanto riguarda gli interventi a livello funzionale e di semplice body renting, sono coinvolte sia importanti società di executive search sia società di consulenza di direzione.
In Spagna la situazione è molto diversa da quella degli altri Paesi europei. La conoscenza del temporary management è ancora molto bassa e modesta è sinora stata l'attività di informazione da parte dei principali media. Sono poche le società che offrono il servizio di temporary management. La società che più si distingue e che adotta il modello dell'assunzione della responsabilità è sicuramente M.B.D. di Madrid.
Infine negli Stati Uniti, si è avuto un sensibile sviluppo di questa attività. Gli esperti nel risanamento di imprese sull'orlo della chiusura devono la loro fortuna alle crescenti difficoltà incontrate dalle medie imprese statunitensi che operano nei settori avanzati. Queste aziende si trovano spesso ad affrontare cambiamenti repentini e sconvolgimenti nel mercato per i quali non sono preparate. Il mercato di questo servizio può essere schematicamente suddiviso in due tipologie: turnaround management - cioè rapidi risanamenti di imprese in crisi - e situazioni di emergenza, cioè vero e proprio affitto di manager e di quadri per risolvere temporanee carenze di competenze manageriali. Di solito il turnaround manager entra solo se gli viene dato un potere che gli consente di manovrare le leve gestionali necessarie per raggiungere gli obiettivi concordati. Quasi sempre ha la carica di amministratore delegato o presidente. La loro remunerazione annua è molto elevata perché, nella maggior parte dei casi, è collegata ai risultati. I migliori arrivano a guadagnare più di un presidente di una grande corporation. Negli USA questa attività è svolta da singoli manager o da piccole società, di solito composte da alcuni partner che usano staff poco numerose e altamente specializzate.
La seconda tipologia di temporary management statunitense - chiamata "temp"- riguarda le situazioni di emergenza. E' la tipologia più vicina alla realtà italiana ed europea. Nonostante la rapidità con cui negli USA è possibile trovare un manager, la flessibilità del mondo del lavoro e l'abitudine di quei manager a migrare da una azienda all'altra, il “temp” ha avuto un considerevole sviluppo.e qui la restante parte.

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