domenica 11 aprile 2010

Finanziamenti statali annuali per i giornali in Italia: € 156 milioni !!

Finanziamenti statali annuali per i giornali in Italia:
Qui di seguito non nasce un articolo, ma una semplice elencazione di una ennesima distribuzione a pioggia del denaro dei contribuenti che, per alcuni, è un diluvio di fondi e per altri una pioggerellina primaverile, ma comunque piove dappertutto. Quali siano i criteri di distribuzione non è agevole scoprirlo, resta molto interessante scorrere le cifre ed i nominativi delle testate giornalistiche magari pensando alle retribuzioni dei direttori e degli opinionisti, buona lettura!


6.817.000 €: “L’Unità”
5.990.000 €: “L'Avvenire”
5.371.000 €: “Libero”
5.061.000 €: “Italia Oggi”
4.441.000 €: “Il Manifesto”
4.028.000 €: “La Padania”
3.718.000 €: “Liberazione”
3.703.000 €: “L’amore vince”
3.511.000 €: “Il Foglio”
3.275.000 €: “Conquiste del Lavoro”
3.098.000 €: “Secolo d'Italia”
2.969.000 €: “Primorski Dnevnik”
2.892.000 €: “Corriere di Perugia”
2.582.000 €: “Sportsman-Cavalli Corse”
2.582.000 €: “Linea”
2.582.000 €: “La Discussione”
2.582.000 €: “Roma”
2.582.000 €: “Il Borghese”
2.582.000 €: “Il Giornale d'Italia”
2.582.000 €: “Giornale nuovo della Toscana”
2.582.000 €: “Corriere Canadese”
2.582.000 €: “L'Avanti!”
2.582.000 €: “Editoriale Oggi
2.582.000 €: “Il Cittadino”
2.582.000 €: “Corriere di Forlì”
2.582.000 €: “Il Corriere Mercantile”
2.582.000 €: “Linea Giornale del movimento sociale Fiamma Tricolore”
2.582.000 €: “Torino Cronaca”
2.582.000 €: “Nuovo Oggi (Molise)”
2.571.000 €: “Il Globo”
2.508.000 €: “America Oggi”
2.238.000 €: “Il Denaro”
2.179.000 €: “Il Riformista”
2.157.000 €: “Corriere del Giorno di Puglia e Lucania”
2.065.000 €: “Opinione della Libertà”
2.065.000 €: “Il Corriere di Firenze”
2.065.000 €: “Voce di Romagna”
1.874.000 €: “La Cronaca”
1.869.000 €: “Il Sannio Quotidiano”
1.839.000 €: “Rinascita”
1.601.000 €:“Dolomiten”
1.586.000 €: “Scuola Snals”
1.406.000 €: “Nuovo Corriere Bari Sera”
1.351.000 €: “La Repubblica”
1.313.000 €: “Provincia Quotidiano”
1.272.000 €: “Voce di Mantova”
1.224.000 €: “Il Cittadino Oggi”
1.185.000 €: “La Verità”
1.153.000 €: “Il Campanile Nuovo”
1.026.000 €: “Ottopagine”
1.020.000 €: “Il sole che ride”
1.002.000 €: “A.R.E.A.”
1.000.000 €: “Zukunft in Sudtirol”

C on contributi inferiori a 1 milione di € :

916.000 €: “Dossier News di Caserta, il Giornale”
907.000 €: “La Rinascita”
891.000 €: “Cronache del Mezzogiorno”
827.000 €: “Die Neue Sudtiroler Tageszeitung”
753.000 €: “Dire”
714.000 €: “Il Corriere della Sera”
602.000 €: “Avanti! della Domenica”
563.000 €: “Liberal”
516.000 €: “Motocross”
516.000 €: “Rassegna Sindacale”
516.000 €: “Trenta Giorni”
516.000 €: “Fare Vela”
516.000 €: “La nuova ecologia”
516.000 €: “Il Salvagente”
516.000 €: “Carta”
516.000 €: “Metropoli”
516.000 €: “Gazzetta politica”
516.000 €: “Luna Nuova”
516.000 €: “Mucchio Selvaggio”
516.000 €: “Trenta Giorni nella Chiesa nel mondo”
505.000 €: “Avvenimenti”
492.000 €: “Ore 12”
491.000 €: “Qui”
480.000 €: “Metropolis”
456.000 €: “Sabato sera”
451.000 €: “Area”
431.000 €: “OEP-Notiziario Agricolo Spazio”
405.000 €: “Sole delle Alpi”
403.000 €: “Il Giornale di Calabria”
398.000 €: “Puntocom-Tuttifrutti della Comunicazione”
378.000 €: “Italia Sera”
369.000 €: “RID-Rivista Italiana Difesa”
338.000 €: “Chitarre”
316.000 €: “Novi matajur”
299.000 €: “Minerva”
297.000 €: “Le peuple Valdotaine”
270.000 €: “Critica Sociale”
225.000 €: “Il Correre Laziale”
217.000 €: “Voce d'Italia”
214.000 €: “Jam”
210.000 €: “Famiglia Cristiana”
210.000 €: “Il giornalino”
203.000 €: “Voce Repubblicana”
169.000 €: “Aprile”
157.000 €: “Balena Bianca”
153.000 €: “Lucania”
143.000 €: “Fiamma”
114.000 €: “L'umanità”
109.000 €: “Il Messaggero di Sant'Antonio”
108.000 €: “Quotidiano di Sicilia”
102.000 €: “Amico del popolo”
101.000 €: “Il Patto”
94.000 €: “Città nuova”
91.000 €: “Angeli”
89.000 €: “Pagina”
89.000 €: “Toscana oggi”
87.000 €: “Cristiano Sociali News”
84.000 €: “Mare e monti”
82.000 €: “La vita del popolo”
80.000 €: “Corriere di Saluzzo”
76.000 €: “Domani di Bologna”
74.000 €: “Verona fedele”
65.000 €: “Il popolo”
64.000 €: “La vita cattolica”
63.000 €: “L'azione” (Diocesi di Vittorio Veneto)
61.000 €: “Noi donne”
61.000 €: “La difesa del popolo”
57.000 €: “La voce dei Berici”
56.000 €: “Adista”
56.000 €: “La voce del popolo”
53.000 €: “Il Cittadino Canadese”
52.000 €: “Il nuovo rinascimento”
51.000 €: “Valsusa”
49.000 €: “Jesus”
45.000 €: “L'eco di S.Gabriele”
45.000 €: “Litterae communionis tracce”
45.000 €: “La madonna della guardia”
45.000 €: “Il Segno”
44.000 €: “Madre”
43.000 €: “L'ancora-SCARL”
42.000 €: “Aeronautica”
42.000 €: “La Fedeltà”
41.000 €: “Missionari Saveriani”
41.000 €: “L'Ortobene”
41.000 €: “Il Granchio”
40.000 €: “Aesse-azione sociale”
40.000 €: “L'Unione Monregalese”
39.000 €: “Il Risegone”
37.000 €: “Gente Veneta”
37.000 €: “Luce”
35.000 €: “La civiltà Cattolica”
35.000 €: “Vita Casalese”
34.000 €: “Vita pastorale”
34.000 €: “S. Francesco patrono d'Italia”
33.000 €: “Il nuovo amico”
32.000 €: “Valore scuola VS”
31.000 €: “La voce del popolo”
30.000 €: “Dall'alba al tramonto”
30.000 €: “Giornale della Comunità Parrocchiale”
30.000 €: “Il ponte” (Confraternita Maria SS. Ausiliatrice in Santa Croce di Rimini)
29.000 €: “Il risveglio popolare”
28.000 €: “L'azione” (Diakonia ecclesiale)
26.000 €: “La voce alessandrina”
25.000 €: “La nuova provincia”
25.000 €: “Aurora della Lomellina”
24.000 €: “Vita e salute”
24.000 €: “La Vita cattolica di Cremona”
24.000 €: “La voce”
23.000 €: “Trentini nel mondo”
23.000 €: “Corriere della Valle d'Aosta”
21.000 €: “L'appennino Camerte”
21.000 €: “La libertà”
21.000 €: “L'informatore”
20.000 €: “Friuli nel mondo”
20.000 €: “Gazzetta d'Asti”
20.000 €: “Obiettivo tutela”
20.000 €: “Italia Ornitologica”
19.000 €: “Usc di Ladins”
18.000 €: “Corriere Cesenate”
18.000 €: “Il Momento”
18.000 €: “Corriere Eusebiano”
18.000 €: “Notizie settimanale della diocesi di Carpi”
17.000 €: “Cittadella”
17.000 €: “Il Cantico”
16.000 €: “Nuova Scintilla”
16.000 €: “L'Araldo lomellino”
15.000 €: “Distribuzione Carburanti”
15.000 €: “Vita nuova”(DIOCESI DI TRIESTE)
15.000 €: “Voce isontina”
14.000 €: “Agire”
13.000 €: “L'agrotecnico oggi”
13.000 €: “Il Corriere Apuano”
13.000 €: “La voce misena”
13.000 €: “Il piccolo”
13.000 €: “Il messaggio del cuore di Gesù”
12.000 €: “La settimana”
11.000 €: “L'azione” (Stampa Diocesana Novarese)
10.000 €: “Milano Metropoli”
10.000 €: “Vita nuova” (Opera diocesana S. Bernardo degli Uberti gestione vita nuova)
10.000 €: “Patria indipendente”
10.000 €: “Il lavoro – le travail”
9.000 €: “Il verbano”
8.000 €: “Buddismo e società”
7.000 €: “Città nostra”
7.000 €: “Corriere Magazine a Ovest di Torino”
7.000 €: “La grande famiglia”
7.000 €: “Missioni OMI”
7.000 €: “Porziuncola Assisi”
6.000 €: “Gazzetta di Foligno”
6.000 €: “L'ancora” (Confraternita del SS. Sacramento e Cristo morto)
5.000 €: “Il Monte Rosa”
5.000 €: “Missione oggi”
5.000 €: “Letture”
5.000 €: “Famiglia Oggi”
5.000 €: “Il Sempione”
4.000 €: “Ricreo”
4.000 €: “Il cittadino Oleggese”
4.000 €: “CEM-Mondialità”
4.000 €: “L'eco di Galliate”
4.000 €: “Lampade viventi”
3.000 €: “Il popolo dell'ossola”
2.000 €: “Insieme”
2.000 €: “Nuova umanità”
2.000 €: “Il ponte” (Editore Soc. Coop ARL)
1.000 €: “Rivista diocesana Milanese”
Per un totale di sovvenzionamenti (qua arrotondati per difetto) superiore a 156.611.000,00 €.

Fonte: http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/contributi_editoria_2006/index.html

Zerosilenzio.splinder.com

giovedì 8 aprile 2010

Imprenditorialità, un'arte da trasmettere ma al passo con i tempi

Qualche giorno fa mi è capitato di parlare con un imprenditore vicino al passaggio della successione in azienda. Al momento, quindi, di godersi i risultati della propria fatica.
In pochi secondi, mi ha spiegato la sua strategia di decision making:
Vede, mi ha detto, io non sono un genio.
Per questo ho sempre dovuto decidere prima di capire.
Perché se avessi aspettato di capire prima di decidere, probabilmente altri prima di me avrebbero capito e mi avrebbero anticipato nella decisione.
E per altri intendeva sia i concorrenti che i collaboratori.
Un leader, quindi, secondo questo imprenditore, deve assumersi il rischio di decidere sulla base di una comprensione limitata, per mantenere leadership e credibilità


Credo che ogni imprenditore si comporti in questo modo.
Certo, la frase “decidere prima di capire” è una iperbole, ma essere imprenditori o anche manager significa prendere decisioni con informazioni limitate…a volte addirittura in assenza di informazioni.
E’ parte del gioco. Alcune aziende oggi sono in difficoltà anche perché tecnologia ed internazionalizzazione sono così distanti dall’imprenditore (verosimilmente anziano) da impedirgli di prendere decisioni corrette in ambiti di cui conosce davvero poco le logiche di insieme.
Per questo il passaggio generazionale funziona quando padre e figlio crescono insieme contaminandosi.

“Prima conoscere, poi discutere, poi deliberare” [Einaudi,'59]
Non metto in discussione la componente di “viscera” delle decisioni dell’imprenditore (intuizione, coraggio, vision). Credo che le decisioni strategiche debbano essere prese ANCHE con il conforto dei numeri: business plan, ritorni dell’investimento, sistemi di reporting, etc.
Nella sua chiusa finale: “assumersi il rischio di decidere sulla base di una comprensione limitata”.
dunque una sintesi potrebbe essere “decidere pensando”, magari non troppo..

Quando c’è l’expertise, le decisioni sono prese in un lampo, perché si ha la consapevolezza inconscia. Business plan e numeri sono importanti, ma non vorrei che venissero assunti come base (e quindi in ultima istanza anche giustificazione) per le decisioni che non sorgono fuori spontanee.

Egli pose l’accento su un difetto molto comune fra i manager italiani, ovvero quello di non dare importanza ai rapporti interpersonali, alle relazioni sociali, a costruirsi un network di conoscenze perché troppo focalizzati sul lavoro, network che invece diventa indispensabile quando si deve cercare un nuovo lavoro.
Vorrei riportarvi i risultati di un’indagine forse un pò datata (luglio 2005) ma in sostanza sempre attuale.
E’ apparsa su Business Week in un articolo dal titolo “Why the boss really had to say goodbye”
Alla domanda: “perché hai perso il lavoro?” 1087 dirigenti hanno risposto così.
il 31% non ha saputo gestire il cambiamento,
il 28% ha ignorato il “cliente”,
il 27% non ha migliorato le performance
il 23% ha negato o rifiutato di riconoscere la realtà emergente.
Da queste risposte si può già trarre qualche insegnamento utile, tra cui c’è sicuramente quello già citato da chi mi ha preceduto, ovvero curare le relazioni.
Devo dire che i dati di Business Week sono sicuramente interessanti, ma che dire delle ristrutturazioni, delle fusioni e degli altri motivi che a volte poco hanno a vedere con la professionalità e la capacità del manager stesso ?
Sposo in pieno la tesi di Caradonna, sopratutto quando dice che i manager sono “troppo focalizzati sul lavoro”: è proprio vero, il vortice delle attività ci assorbe così tanto che spesso perdiamo di vista opportunità e amicizie.
Anche se credo che questa difficile situazione economica stia modificando in meglio qualche cattiva abitudine che si stava consolidando e che nei prossimi mesi riusciremo a lavorare con un pizzico di sereno distacco in più, in un mercato in ripresa.
“Paura Liquida” anche nel management? Penso proprio che il pensiero del sociologo Zygmunt Bauman si possa ritenere estremamente attuale anche per la realtà manageriale e imprenditoriale, se vediamo i dati dei licenziamenti e di disoccupazione crescente che si leggono tutti i giorni sui media.
Per Bauman “Paura è il nome che diamo alla nostra incertezza: alla nostra ignoranza della minaccia, o di ciò che c’è da fare per arrestarne il cammino o, se questo non è in nostro potere, almeno per affrontarla”.
Come liberarsi della paura? Forse la ricetta è un giusto mix tra “Network personale” e “Competenze personali”, entrambi da coltivare e implementare giorno per giorno. Attraverso formazione e momenti di aggregazione sociale, ovvero occasioni per ampliare i propri orizzonti.
In merito al proprio Network di contatti, personalmente sono propenso ad un “Brick & Click” delle relazioni, ricercando la multicanalità anche nei rapporti che contano. E quindi sia attraverso i social network (linkedin, facebook, myspace, viadeo, twitter, ecc.), blog personalizzati, sms, sia attraverso il biglietto di auguri, personalizzato, rigorosamente scritto a mano con una bella penna stilografica, sia partecipando in modo attivo ad incontri, associazioni culturali, a conferenze e dibattiti.
Mai più di adesso si sente il bisogno di comunicare e condividere situazioni ed esperienze nella ricerca di professionalizzarsi sempre più ma dovendo fare i conti con una limitata disponibilità di tempo. Formarsi rapidamente e proseguire in questo cammino irreversibile carpendo ad ognuno una esperienza, un’idea, una testimonianza sono armi da utilizzare per essere il più possibile “in time” con una realtà in movimento frenetico a cui dobbiamo restare agganciati.