Fondazioni e banche, quel legame che non si spezza
di Renzo Costi
La vicenda dei rapporti fra fondazioni e banche nell'ultimo quindicennio si può leggere a un tempo come la
"cronaca di una sconfitta", di un "ritorno al passato" e di un "ripensamento". Le fondazioni hanno diminuito
l'entità delle partecipazioni, ma esercitano ancora una notevole influenza sulle banche. Tanto che tutti
riconoscono il loro ruolo nel processo di aggregazione e di concentrazione del sistema. E' un quadro con
forti ambiguità. Mentre il disegno che emerge dalle proposte dell'Autorità di vigilanza è meno liberale di
quello attuale.
Una cronaca dei rapporti fra fondazioni e banche nell’ultimo quindicennio potrebbe definirsi "cronaca di
una sconfitta" o di un "ritorno" o, magari, di un "ripensamento".