Ospiti nella storica sede
della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona e grazie all’organizzazione
curata dal dr. Carlo
Bruno della Biochemtex SpA (Gruppo M&G), si sono ritrovati gli HR Manager
di importanti Società operanti nella Provincia di Alessandria. Il tema proposto
è stato introdotto dal trainer del Derthona Basket, Demis Cavina, con tutto il
calore e la professionalità che hanno condotto il team a disputare i play off
per la promozione in A1. Nella sua esposizione ha posto al centro del suo impegno
la persona del giocatore che ricerca obiettivi non solo economici, ma anche
prospettive professionali e situazioni logistiche favorevoli. Ovviamente
tenendo presente che le dinamiche personali sono le più svariate e quanto sia
importante amalgamarle nell’interesse e nell’armonia della squadra. Il compito
fondamentale del coach resta quello di creare un team vincente non solo nella
tecnica di gioco ma soprattutto creare dei punti in comune su cui far
convergere tutti i players.
Molto importante è
definire obiettivi chiari e realizzabili curando che vengano perseguiti
coralmente. Un punto che favorisce l’armonia del team è quello di non
evidenziare i possibili errori individuali ed agire con comportamenti positivi
verso ognuno.
A seguito del suo
intervento sono stati posti una serie di quesiti da parte del dr. Carlo Bruno
che hanno permesso di raccogliere esempi concreti inerenti i concetti esposti.
Ha preso quindi la parola
il Direttore Tecnico Valeriano D’Orta sul tema del confronto fra team sportivo
e Azienda produttiva. Avendo avuto entrambe queste esperienze ha affermato che
ci sono forti analogie fra queste due realtà apparentemente così diverse.
Occorre premettere che in entrambe esiste un forte concetto economico nella
premessa delle scelte sia di gestione sia di budget di previsione.
Oggettivamente le Aziende hanno obiettivi più chiari mentre le Società sportive
stentano a definirli come anche a dividere i compiti tra i responsabili.
Il team deve essere
costruito tenendo conto che ciascuno dei players ha delle aspettative diverse e
quindi la “chimica” della squadra diviene l’impegno maggiore per la Società.
Quindi un’azione determinante diviene quella di contrastare la lamentosità dei
singoli che è tipica nei gruppi. Inaccettabile il comportamento dello
scaricabarile. Ha ribadito che non bisogna focalizzare l’attenzione su cosa
sbaglia il singolo ma su quello che sa fare, naturalmente sapendogli anche
raccontare ciò che può migliorare. Necessario pretendere sempre la disciplina
alle regole della Società indipendentemente dal ruolo e dall’importanza del
player o del dirigente sportivo.
Lavorare anche sulla
psicologia del team in quanto essere vincenti crea l’abitudine a vincere e
quindi rende più possibile un ottimo risultato per la squadra.
Anche sul suo intervento
si sono innestate domande che Valeriano D’Orta ha esaustivamente commentato e
esemplificato.
Il Forum è proseguito con
l’intervento di Carlo Bruno che dopo aver presentato brevemente la realtà
Biochemtex SpA, ha riferito su quanto vi viene attuato in tema di engagement .
A seguire l’A.D. della
Giuso Guido SpA, Carlo Canestri, ha tracciato la storia recente inerente la
rilocalizzazione dell’Azienda a Bistagno e il rinnovamento di tutti gli
impianti. L’Azienda produce basi per gelati e risente di una forte stagionalità
con un organico di poco superiore alle 60 unità. Particolare cura è stata posta
negli aspetti ambientali per dare a tutti il maggior comfort possibile. Altre
iniziative di welfare sono state realizzate nell’intento di armonizzare
l’impegno lavorativo con le necessità individuali, anche se una certa parte
dell’organico non ha mostrato le reazioni attese.
L’impegno della Direzione
aziendale resta quello di perseguire questa strada e creare una cultura diffusa
di partecipazione agli obiettivi aziendali migliorando la propria leadership.
Anche l’intervento di
Carlo Lancerotto, HR Manager Michelin Italia SpA, ha affrontato
documentatamente il lavoro svolto in termini di engagement. Naturalmente in una
realtà profondamente diversa sia per il numero dei lavoratori (circa un
migliaio), sia per il tipo di prodotto (pneumatici per trasporto pesante), sia
per i cicli di lavorazione (turni h 24 per 360 gg/anno). Una grande attenzione
viene posta nella formazione e nell’informazione dei lavoratori. Oramai è una
prassi aziendale quella di coinvolgere tutti a tutti i livelli. Specifiche
azioni di welfare rivolte ai dipendenti ed alle loro famiglie hanno
sensibilmente migliorato il rapporto con l’Azienda che viene sistematicamente
misurato per la verifica dei risultati raggiunti. Sulla sua relazione ha
interloquito Palo Bessone, HR Manager della Solvay Specialty Polymers SpA,
portando un confronto di metodo e di operatività.
Richiesti di portare il
contributo delle proprie esperienze e sollecitati da Giuseppe Mannori di
Federmanager Alessandria, hanno poi contribuito Luca Ritondale HR della Smurfit
Kappa SpA, Elisabetta Pittaluga della GualaPack SpA, Corrado Fasano della
Tockheim SpA, Francesca Frassanito di ProPlast, Raffaele Scotti della banca
Carige ed Elena Passalacqua con le sue esperienze di Azienda ma anche di
Università del Piemonte Orientale e di libera professione.
Il saluto conclusivo è stato rivolto ai
partecipanti da Roberto Promutico, Vice presidente Federmanager Alessandria che
ha offerto un momento conviviale con un ricco aperitivo.
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