lunedì 7 aprile 2008

Rimborsi elettorali, i partiti passano all’incasso

Il tesoretto che finirà nelle casse delle segreterie sarà di 381 milioni di euro

Uno su mille ce la fa. Gli aspiranti primo ministro: i programmi, i partiti e le promesse
Politiche 2006: spesi 117,3 milioni di euro, incassati 498,5 milioni. E’ questo il conto che i partiti hanno presentato alle casse pubbliche
Un lauto guadagno certificato dalla Corte dei conti , la cui relazione in materia è appena stata depositata a Montecitorio .Le spese accertate dall’organo contabile sono consistenti. In cima al podio, tra i partiti più spendaccioni, si colloca Forza Italia che da sola ha speso quasi la metà di quanto hanno sborsato tutti gli altri partiti. La formazione guidata da Silvio Berlusconi ha dichiarato spese pari a 50 milioni di euro contro, per esempio, i 28 investiti dal fu Ulivo e Margherita che parteciparono separatamente al Senato e uniti alla Camera).Ma simili esborsi sono niente rispetto al ricco piatto che spetta alle formazioni politiche, sotto la voce "rimborso". Forza Italia avrà un guadagno, rispetto a quanto speso, di 79 milioni di euro. A Ds e Margherita rimarrà un gruzzolo di oltre 130 milioni.Stesso trattamento per gli altri partiti. Ad An resteranno in cassa 59 milioni, a Rifondazione oltre 33, all’Udc poco più di 24, alla Lega oltre 17.In totale alle tesorerie sono andati oltre 381 milioni di euro. Un dato che ha fatto indignare i Radicali, da sempre oppositori del finanziamento pubblico ai partiti, che, per la prossima legislatura, annunciano la presentazioni di un disegno di legge in materia.La proposta dovrebbe prevedere un rimborso elettorale al massimo di un euro per ogni voto raccolto dal partito e la cui spesa sia stata giustificata.

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